mercoledì 28 giugno 2017

Gundam!!!

Una nuova sfida!!!
Lo so, non c'entra con la cosmesi fatta in casa. Perdonate la divagazione... 

Mi sono regalata questo modellino (non è un giocattolo!) del mitico Gundam tratto dalla serie Mobile Suit Gundam. Un caposaldo della mia infanzia.

Adoro il modellismo, ma con l'artrite reumatoide è davvero molto complicato maneggiare tutti quei minuscoli pezzi. 😢
Questa è una sfida per me!
Ha un significato particolare, anche perchè sono ancora in attesa della terapia definitiva e ho parecchi dolori.
Sono tanti pezzi. E sono piccolissimi rispetto alla mia mano! 

Vedremo gli sviluppi! 😉

Gundam - PARTE 1
Gundam - PARTE 2

lunedì 26 giugno 2017

Oleolito di Elicriso


Un altro prodotto da aggiungere alla rassegna degli estratti naturali da fare in casa. l'Oleolito di Elicriso Italico.
L'olio di Elicriso ha tante proprietà interessanti. Per esperienza personale, posso dire che è sicuramente lenitivo, allevia il prurito in caso di punture di insetti e aiuta a riattivare la circolazione in caso di geloni.
Tradizionalmente si ritiene che abbia proprietà antistaminiche, antinfiammatorie e antireumatiche.

Come avrete notato, gli oleoliti sono la mia fissa. Nel senso che sono alla ricerca di un metodo sufficientemente sicuro per ottenere un buon estratto da materiale vegetale fresco. Limitando la proliferazione di batteri, muffe e funghi.
Con il tempo ho trovato una sorta di equilibrio.
Tuttavia, con questo oleolito, ho sperimentato un "lavaggio" finale al momento della decantazione per vedere se riuscivo a portare via le impurità disperse nell'olio dopo il filtraggio. Il risultato mi è piaciuto molto: l'olio è venuto limpido e molto profumato.

Mi piace usare l'olio di Girasole perchè è leggero, poco comedogenico e non ha un odore forte. Con il solito rametto di rosmarino si preserva bene dall'irrancidimento.
Quindi, come di consueto, ho utilizzato un rapporto materiale vegetale - solvente di 2:10.
Vi mostro quello che ho fatto questa volta...

PROCEDIMENTO
  1. Ho raccolto i fiori di Elicriso e li ho pesati (10 grammi). Li ho messi in un contenitore di vetro con il tappo a vite insieme ad un rametto di Rosmarino fresco (per evitare l'irrancidimento dell'olio).
  2. Ho aggiunto sale grosso in egual volume rispetto a quello del materiale vegetale, disponendolo a strati.
  3. Ho coperto il tutto con Olio di Girasole (50 grammi) e ho controllato che il materiale vegetale fosse completamene sommerso dall'olio. Ho versato un sottile strato di alcol etilico a 95° per evitare la proliferazione batterica in superficie.
  4. Ho lasciato riposare l'oleolito per 40 giorni in luogo fresco e buio.
  5. Ho filtrato l'oleolito e ho lasciato decantare per mezza giornata versando un poco d'acqua distillata che ha fatto depositare le impurità idrosolubili ancora più a fondo (acqua torbida). In questo modo ho evitato di imbottigliarle insieme all'estratto.
  6. Ho aspirato con una siringa l'oleolito di Elicriso (verdissimo e profumatissimo) e l'ho riposto nel suo contenitore definitivo.
L'oleolito di Elicriso è pronto!
Se volete saperne di più sui miei esperimenti con gli oleoliti, ho anche fatto l'oleolito alla Calendula:
Oleolito alla Calendula

venerdì 16 giugno 2017

Santoreggia Montana

Un'altra perla direttamente dal mio orto! Non sono dei fiori stupendi?
Si tratta di Santoreggia Montana, un'aromatica perenne molto rustica. Cresce bene nei giardini rocciosi. Mi piace tantissimo. Ha un aroma balsamico e asprigno che ricorda un po' l'origano. E fa un cuscino enorme che si riempie di fiorellini rosati! 
Piace molto alle api, perciò consiglio di piantarla nell'orto per attrarre gli insetti impollinatori.

La Santoreggia è un'erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Lamiaceae.
Fiorisce da Giugno a Settembre.
Nel Medioevo si diceva che la Santoreggia favorisse l'amore: in molti riconducono il suo nome alla parola greca satyr. Altri riconducono il nome Satureja alla parola latina satura, come a sottolinearne le proprietà digestive.

A questa pianta vengono attribuite delle proprietà molto interessanti: balsamica, antibatterica, espettorante e digestiva. Soprattutto come tisana.
Inoltre presenta un buon contenuto in sali minerali, per citarne alcuni: calcio, sodio, fosforo, potassio, ferro, zinco, rame.
I suoi estratti sono molto validi anche a scopo cosmetico, sebbene non sia ancora molto utilizzata.
L'infuso di Santoreggia è un ottimo tonico astringente per pelli grasse, mentre l'olio essenziale ha un effetto tonico e aiuta a mitigare il gonfiore degli arti (soprattutto nei pediluvi, secondo la mia esperienza).
Inoltre si dice che gli estratti di Santoreggia rinforzino il cuoio capelluto e tengano lontani i pidocchi.
Gli estratti principali sono: decotto, tisana, olio essenziale, tintura.

Gli usi della Santoreggia in cucina sono innumerevoli. Secca o fresca, può essere utilizzata in qualsiasi pietanza.
Si sposa bene con tutti i tipi di carne, ma è una vera forza con uova e legumi.
Da provare nella pasta e fagioli!😉

Fonti:
Wikipedia
www.arshorti.it
www.erbeofficinali.org
www.cure-naturali.it


sabato 10 giugno 2017

Base per Unguento con Lanolina e Cera d'Api

Non riesco proprio a venire a capo della mia artrite... scusate se non sono molto presente, ma è davvero difficile trovare una cura. E tra alti e bassi (davvero molto bassi 😢), cerco di trovare il modo di vivere la mia vita nel modo più normale possibile. Ma è difficile!

Scusate lo sfogo, ora passiamo alla ricetta di oggi.
Dopo la pomata alla Lanolina, ho voluto sviluppare una mia personalissima base per unguenti alla Lanolina.
Ne sono rimasta così entusiasta che vorrei condividere la ricetta con voi.
Si tratta di una base molto versatile a cui aggiungere oleoliti e tinture.

Troppo bello.
E davvero semplicissimo.

RICETTA

  • OLIO/OLEOLITO A PIACERE 63%
  • LANOLINA ANIDRA 25%
  • CERA D'API 10%
  • TOCOFEROLO 2%
PROCEDIMENTO
Il procedimento è il più semplice in assoluto: mettere tutti gli ingredienti (tranne il tocoferolo) in un contenitore a bagnomaria, fondere il tutto e mescolare per bene. Togliere dal bagnomaria (sempre mescolando) e aggiungere il tocoferolo. Riporre in un contenitore a far raffreddare.

E la base per unguento è pronta! 😉