sabato 30 maggio 2015

Tensioattivi ed Epidermide

La pelle è una barriera tra l’organismo e l’ambiente esterno e la sua efficienza è data dall’integrità dello strato corneo e dal film idrolipidico (strati più superficiali).
Lo strato corneo è caratterizzato da un rapido ricambio cellulare: le scaglie che lo formano vengono perdute con la desquamazione e rimpiazzate da altre cellule provenienti dagli strati profondi.
Il film idrolipidico è formato da una miscela di lipidi (sebo), sudore e cellule cornee desquamative. Ha un pH medio di 5.5 e serve a mantenere lo strato corneo elastico e compatto, diminuendo la perdita di acqua trans-epidermica. Il pH acido è dato dall’attività dei batteri presenti sulla superficie della pelle e contribuisce ad impedire che la flora microbica patogena attecchisca, inoltre mantiene l’equilibrio delle cariche elettriche di superficie.
Uno strato corneo compatto è una barriera efficiente e la sua compattezza dipende dall’idratazione e dalla presenza del film idrolipidico.
Il lavaggio mediante tensioattivi comporta la rimozione del film (più o meno completa) e un’alterazione del pH.

DETERGENTI
I detergenti sono tensioattivi che eliminano le sostanze da lavare emulsionandole con l’acqua di lavaggio. Interagiscono con la cute a seconda di determinati fattori:
  • Natura chimica del tensioattivo
  • Concentrazione del tensioattivo
  • Zona della cute
  • Integrità della pelle
  • Modo di lavaggio e applicazione


SAPONI E DETERGENTI DI SINTESI (Syndets)
I saponi si differenziano dai tensioattivi sintetici sia per caratteristiche fisico-chimiche che per la loro modalità di interazione con la pelle. Il sapone ha pH basico e durante la reazione di idrolisi possono rimanere dispersi degli alcali liberi. Il sapone risulta quindi potenzialmente irritante, ma i fenomeni di sensibilizzazione sono scarsi.
I tensioattivi di sintesi sono in genere formulati a pH acido (anche se non sono una classe omogenea: es. i tensioattivi anionici sono alcalini) e possiedono notevoli proprietà emulsionanti. Possono quindi intaccare il film idrolipidico e penetrare lo strato corneo: i fenomeni di sensibilizzazione sono più frequenti.

TIPI DI TENSIOATTIVI E INTERAZIONI CON L'EPIDERMIDE

TENSIOATTIVI ANIONICI: la testa idrofila ha polarità negativa. Buon potere detergente, basso potere antimicrobico. Comportano una notevole variazione del pH per via della loro alcalinità (il ritorno alla normalità del pH cutaneo avviene in circa 30 minuti). Potenzialmente irritanti.

TENSIOATTIVI CATIONICI: la testa idrofila ha polarità positiva. Basso potere detergente, buon potere antimicrobico (composti di ammonio quaternario). Potenzialmente irritanti. Vengono usati come condizionanti per i seguenti motivi:
·         Eliminano l’elettrostaticità (negativa) dopo il lavaggio.
·         Interagiscono con la cheratina (proteina elettrostaticamente negativa) rompendo i ponti di solfuro e denaturandola: la struttura cutanea/capillare/ungueale diviene meno compatta e più permeabile.
·         La testa polare si dispone a contatto con le proteine lasciando la coda lipofila verso l’esterno: si forma un film grasso sulla superficie.

TENSIOATTIVI ANFOTERI: testa idrofila bipolare. Hanno struttura amminoacidica. Possiedono attività moderatamente battericida e detergente anche a basse concentrazioni. Sono ben tollerati dalla cute.

TENSIOATTIVI NON IONICI: privi di carica elettrostatica netta. Non ionizzano con il substrato e sono facilmente risciacquabili. Sono scarsamente irritanti.

lunedì 11 maggio 2015

Balsamo-Scrub per il corpo "Cannella e Caffè"

Ho sempre utilizzato il caffè per preparare gli scrub per il corpo, lo trovo fantastico! Dicono che il caffè aiuti a tonificare la pelle e a combattere cellulite e adiposità localizzate: nel mio caso funziona alla grande.
Di solito al caffè abbino l'olio essenziale di cannella, per riattivare la circolazione.
Si dice che anche il cacao sia un buon ingrediente per contrastare la cellulite, quindi l'ho inserito nel mio scrub. Secondo la mia esperienza personale, caffeina e teobromina in sinergia sono un'accoppiata vincente. Per questa ricetta ho utilizzato cacao in polvere e cioccolato fondente.
Poi, per dare un aroma ancor più gradevole, ho inserito nella ricetta la vaniglia macinata e lo zucchero di canna integrale.
Contando tutto quello che ci ho messo dentro, mi viene più voglia di mangiarlo che di massaggiarlo sulle adiposità.
La consistenza del panetto è solida grazie alla cera d'api, questo mi permette di utilizzare il prodotto direttamente sotto la doccia passandolo sui punti critici. Lascia la pelle morbidissima!
Spignatto straconsigliato!

RICETTA (per uno stampo di circa 50 ml)
  • CIOCCOLATO FONDENTE: 10 grammi
  • BURRO DI KARITE': 10 grammi
  • CERA D'API: 10 grammi
  • CAFFE' macinato grossolanamente: 2 cucchiaini
  • CACAO IN POLVERE: 1 cucchiaino
  • ZUCCHERO DI CANNA INTEGRALE: 2 cucchiaini
  • VANIGLIA macinata: 1/2 cucchiaino
  • CANNELLA olio essenziale4 gocce
  • TOCOFEROLO: 5 gocce
Sciogliere a bagnomaria il burro di karitè, il cioccolato e la cera d'api. Una volta sciolti, aggiungere le polveri mescolando con cura.
Togliere il composto dal bagnomaria, farlo intiepidire per un minuto e aggiungere l'olio essenziale di cannella e il tocoferolo.
Porre il composto nello stampo e lasciare raffreddare per qualche ora, fino a completa solidificazione.