giovedì 6 marzo 2014

Fare il Sapone in casa - piccola scheda pratica

Questo è un breve riassunto pratico che ho scritto dopo le mie esperienze con la saponificazione casalinga, spero vi sia utile!

Tipi di GRASSI

Per ottenere un prodotto dalla consistenza sufficientemente dura, è necessario che la quantità di grassi saturi sia almeno pari al 12% dei grassi totali. I grassi saturi,normalmente, sono solidi a temperatura ambiente. Sono grassi saturi l'olio di cocco, l'olio di palma, il burro di cacao, il burro di karitè e, per chi volesse utilizzarli, i grassi animali.
Essi contribuiscono alla formazione di un sapone con un alto potere sgrassante: consiglierei di utilizzarne al massimo il 30% sulla quantità di grassi totale.
Inoltre i grassi saturi si contrappongono ai grassi insaturi (che sono generalmente liquidi a temperatura ambiente) per quanto concerne la genesi della schiuma: da essi risulta una schiuma ricca e stabile. L'olio di ricino è l'unico grasso monoinsaturo dotato di un alto potere schiumogeno.

L'unico grasso che può essere utilizzato da solo per produrre un buon sapone è l'olio d'oliva, purchè contenga un quantitativo di grassi saturi e insaturi ben bilanciato (occorre leggere l'etichetta, in cui indicano il quantitativo di grassi saturi e insaturi, e di solito si sconsiglia di utilizzare l'evo... ).

 

Caratteristiche dei GRASSI VEGETALI e SAP

 

Caratteristiche dei GRASSI ANIMALI e SAP

 

la SODA CAUSTICA

La reazione di saponificazione avviene emulsionando una soluzione di acqua e soda caustica (NaOH) ai grassi scelti. Per sapere quanta soda caustica utilizzare, moltiplicare il coefficiente di saponificazione (SAP) per il peso in GRAMMI del relativo grasso utilizzato. La quantità di soda totale si ottiene sommando le quantità ottenute per ogni grasso della ricetta.
La quantità di acqua è di circa il 30% del peso totale dei grassi utilizzati.
I sali di soda caustica vanno sempre aggiunti a piccole quantità nell'acqua (mai versare l'acqua sulla soda!). Aspettare che la soluzione si raffreddi un po' prima di aggiungerne dell'altra (la soda reagisce con l'acqua e scalda parecchio).
ATTENZIONE! Proteggersi adeguatamente per maneggiare la soda caustica.
NON UTILIZZARE MAI UTENSILI IN ALLUMINIO (O DI QUALSIASI ALTRO METALLO OSSIDABILE) PER PRODURRE IL SAPONE!

SCONTO della SODA 

Per un sapone ad uso cosmetico è necessario operare lo sconto della soda: ciò significa che occorre decurtare dal 5% al 10% della soda sul suo peso totale. Questo valore va di pari passo all'ulteriore aggiunta di grassi al nastro. Lo sconto della soda permette di ottenere un sapone delicato e maggiormente emolliente.

Ulteriore aggiunta di grassi al nastro

A seconda della riduzione della soda, si può aggiungere fino al 10% di grassi in più al nastro. Comunque non più del 12% o il sapone risulterebbe troppo molle.

il NASTRO

Aspettare che la soluzione di soda arrivi a 45°C circa di temperatura, scaldare (ed eventualmente sciogliere) i grassi fino al raggiungimento della stessa temperatura della soluzione caustica. Unire delicatamente la soluzione ai grassi ed emulsionare con un frullatore a immersione fino al raggiungimento del nastro (l'emulsione si addensa e, alzando il frullatore, rimane la "scia").

1) METODO A FREDDO

Quando l'emulsione è al nastro, si possono unire gli ingredienti aggiuntivi e l'eventuale profumazione. Versare il composto in uno stampo foderato coprendo il tutto con una coperta: questo favorirà la reazione esotermica che si protrarrà per molte ore. Ha inizio la "fase di gel". Mediamente dopo 24-48 ore il sapone è abbastanza duro da essere sformato e tagliato. Tuttavia il sapone rimarrà caustico per parecchie settimane: occorre un periodo di "cura" di 4 settimane e successiva stagionatura di almeno un mese.

Nella saponificazione a freddo il sapone rimane caustico per molto tempo e questo va ad intaccare i profumi, le parti vegetali e, a volte, i coloranti. Le spezie resistono bene alla soda accentuando le tonalità tendenti al marrone.

2) METODO A CALDO

Quando l'emulsione è al nastro, porre il contenitore a bagnomaria a fuoco molto lento (la temperatura ottimale è intorno agli 80°C). Il sapone raggiungerà lentamente la "fase di gel" e la cottura deve durare almeno 2 ore. Non è necessario mescolare il sapone. A fine cottura, togliere il sapone dal fuoco e unire gli ingredienti aggiuntivi mescolando bene. Mettere velocemente nello stampo (solidifica in fretta) e attendere 24 ore prima di sformare e tagliare. Il sapone dovrà subire una stagionatura di almeno un mese.

Questo metodo permette di ottenere una profumazione migliore e più intensa, i coloranti e le parti vegetali non subiscono alterazioni: la soda ha già completato il processo di saponificazione a cottura ultimata e il sapone non è più caustico..

Ultime annotazioni...

  • Aggiungere del SODIO CITRATO (nella proporzione dall'1% al 2% rispetto al peso dei grassi totali) nell'acqua prima di aggiungere la soda caustica. Agisce da sequestrante e migliora la consistenza del sapone.
  • Per migliorare la consistenza del sapone è possibile aggiungere della cera d'api in proporzione dall'1% al 3% sul totale dei grassi.
  • Disperdere gli oli essenziali (o la fragranza) in un po' di amido e poi aggiungere il composto al sapone. In questo modo migliora la persistenza della profumazione.
Per i coefficienti di saponificazione ho consultato questi siti:

Nessun commento:

Posta un commento